Srìla Prabhupada dettò questo saggio sulla provenienza dell'essere vivente in risposta alla domanda:
In origine eravamo con Krishna o siamo caduti dall'energia impersonale di Krishna, il brahmajyoti?
(brano tratto da una lettera a Madhudvisa Dasa del giugno 1972).
Mai, in nessuna circostanza, siamo stati separati da Krishna. Per esempio, quando una persona sogna dimentica se stessa. Nel sogno ci ricreiamo in forme diverse: ''Ora sono il re''. Questa creazione fà di se stessi due cose: “chi vede'” e “chi è visto'”, cioè l'oggetto. Ma non appena il sogno è finito, “colui che è visto” scompare, ma “colui che vede” rimane. Ora si trova nella sua posizione originale. La nostra separazione da Krishna è così: noi sogniamo questo corpo e molte altre relazioni. Prima l'attaccamento viene per godere della gratificazione dei sensi. Anche quando siamo con Krishna, il desiderio per la gratificazione dei sensi è presente. C'è una tendenza assopita a dimenticare Krishna e a creare un'atmosfera per godere indipendentemente. Sulla spiaggia a volte l'acqua copre la sabbia e a volte la sabbia è asciutta; l'oceano và e viene. La nostra posizione è così, a volte coperta, a volte libera, proprio come in riva al mare. Non appena dimentichiamo, immediatamente l'illusione è lì, proprio come quando noi dormiamo e il sogno è lì. Perciò non possiamo dire di non essere con Krishna. Non appena cerchiamo di diventare il Signore, immediatamente siamo coperti da maya. Prima eravamo con Krishna nei Suoi lila, nei Suoi passatempi. Ma questa copertura di maya può essere di durata molto, molto, molto lunga; perciò nel frattempo molte creazioni vanno e vengono. A causa di questo lungo periodo di tempo a volte è detto che noi siamo eternamente condizionati. Ma questo lungo periodo di tempo diventa molto insignificante quando si giunge alla coscienza di Krishna. E' come un sogno; noi pensiamo che sia passato molto, molto tempo ma non appena ci svegliamo e guardiamo l'orologio vediamo che è durato solo un momento. Un altro esempio: Brahma tenne addormentati per un anno gli amici di Krishna, ma quando si svegliarono e Krishna ritornò davanti a loro, pensarono fosse passato solo un momento.
Mai, in nessuna circostanza, siamo stati separati da Krishna. Per esempio, quando una persona sogna dimentica se stessa. Nel sogno ci ricreiamo in forme diverse: ''Ora sono il re''. Questa creazione fà di se stessi due cose: “chi vede'” e “chi è visto'”, cioè l'oggetto. Ma non appena il sogno è finito, “colui che è visto” scompare, ma “colui che vede” rimane. Ora si trova nella sua posizione originale. La nostra separazione da Krishna è così: noi sogniamo questo corpo e molte altre relazioni. Prima l'attaccamento viene per godere della gratificazione dei sensi. Anche quando siamo con Krishna, il desiderio per la gratificazione dei sensi è presente. C'è una tendenza assopita a dimenticare Krishna e a creare un'atmosfera per godere indipendentemente. Sulla spiaggia a volte l'acqua copre la sabbia e a volte la sabbia è asciutta; l'oceano và e viene. La nostra posizione è così, a volte coperta, a volte libera, proprio come in riva al mare. Non appena dimentichiamo, immediatamente l'illusione è lì, proprio come quando noi dormiamo e il sogno è lì. Perciò non possiamo dire di non essere con Krishna. Non appena cerchiamo di diventare il Signore, immediatamente siamo coperti da maya. Prima eravamo con Krishna nei Suoi lila, nei Suoi passatempi. Ma questa copertura di maya può essere di durata molto, molto, molto lunga; perciò nel frattempo molte creazioni vanno e vengono. A causa di questo lungo periodo di tempo a volte è detto che noi siamo eternamente condizionati. Ma questo lungo periodo di tempo diventa molto insignificante quando si giunge alla coscienza di Krishna. E' come un sogno; noi pensiamo che sia passato molto, molto tempo ma non appena ci svegliamo e guardiamo l'orologio vediamo che è durato solo un momento. Un altro esempio: Brahma tenne addormentati per un anno gli amici di Krishna, ma quando si svegliarono e Krishna ritornò davanti a loro, pensarono fosse passato solo un momento.